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La nostra storia

CHI SIAMO

La storia dell’Us Vighignolo calcio comincia ufficialmente a metà degli anni 60 con un campionato CSI ma la vera svolta si ha nel 1967 quando, grazie alla passione sportiva di alcuni cittadini, la squadra entra a far parte della FIGC e gioca il campionato di terza categoria. Fino alla metà degli anni ’70 la squadra lotta e corre sui campi di terza e seconda categoria e proprio in quegli anni la società cerca di radunare intorno a sé i giovani del paese per costituire un settore giovanile da affiancare alla prima squadra. Dalla stagione ‘76-‘77 il Vighignolo resta in pianta stabile in seconda categoria, grazie agli sforzi della società, degli allenatori e degli stessi giocatori che componevano le “rose” di quegli anni. Cominciano così gli anni ’80 e i ragazzi del Vighignolo si affacciano alla ribalta di quegli anni con un po’ di timidezza e tanta voglia di far bene. Voglia che cresce, grazie anche alla professionalità e all’esperienza di mister Corsi, e che li porterà poi nella stagione ’88-’89 agli ordini di Tirani , un ex giocatore dei blues, al quarto posto in classifica, gioco a zona, velocità, pressing e calcio champagne. Eccoci arrivati agli anni ’90, preparazione precampionato, doppi allenamenti, sedute tecnico-tattiche, incominciano a far capolino anche in seconda categoria; l’Us Vighignolo si adegua e dopo i primi due anni del decennio, ecco un’altra annata record, anche qui un quarto posto, con mister Burbello, conquistato con grinta, corsa e bel gioco. A metà di quegli anni una svolta importante, la costruzione del nuovo Centro Sportivo: due campi da gioco, di cui uno illuminato, e i nuovi spogliatoi, con la promessa, per il futuro, di una tribuna per vedere le partite. Il cambio di secolo porta al Vighignolo una sorpresa che ha dello storico, infatti nella stagione 2000-2001, con un mister proprio di Vighignolo, Stefano Salducco e un gruppo di giocatori solido e affiatato, la squadra dei blues vince il suo primo campionato di seconda categoria e approda in prima. Si retrocede l’anno dopo, ma la voglia di riprovarci è grande e infatti nella primavera del 2003, si festeggia, con la coppia Freni-Cocchiara, un’altra vittoria in campionato. Si torna in Prima categoria dalla porta principale.

Nel frattempo cresce anche il settore giovanile, con l’inserimento di nuovi dirigenti capaci e  competenti e con la creazione di una vera e propria scuola calcio, coordinata da Ezio Corani e Fabio Grassi, coadiuvati da tecnici bravi e preparati. Da questo nasce anche un gemellaggio con la società Atalanta Bergamasca Calcio, con la quale si lavora per educare e insegnare ai giovani calciatori.

Dalla stagione 2004-2005 le cose ricominciano a cambiare, il Vighi trova il suo Ferguson, stabilisce un progetto che è in continua evoluzione anche oggi e riparte.

Con mister Invernizzi fallisce di un soffio i play Off il primo anno, li centra e li passa il secondo e nell’anno del suo quarantesimo anniversario il Vighi approda in Promozione dopo aver centrato di nuovo i play off in Prima.

Promozione, utopia e parola impronunciabile fino a qualche anno prima e invece eccoci là, a giocarcela con “le grandi”, fino all’ultima giornata,  fino a quando, per inesperienza, si retrocede in Prima e l’anno dopo, passando ancora per i play off, di nuovo su tra le big, dove si assesta in pianta stabile dopo uno storico campionato conclusosi al sesto posto. Dopo il famoso sesto posto e due salvezze, nel 2013-2014, c’è un avvicendamento anche in panchina, lascia Invernizzi e arriva Bestetti, la squadra gira poco e a novembre torna Invernizzi, ma non si riesce ad evitare una retrocessione un poco amara per come è avvenuta. Altri due anni in Prima senza brillare più di tanto, forse è ora di dare una svolta totale, di ricominciare daccapo e ripartire con un progetto diverso. Estate 2016, ecco il vento nuovo, squadra affidata a due mister provenienti dal settore giovanile, con voglia di fare e tanta tanta passione. Il vento diventa sempre più forte e ci ha spinto lontano, dove forse non credevamo di arrivare e dove forse, molto probabilmente, tutti speravamo allenamento dopo allenamento, partita dopo partita, gol dopo gol, rieccoci là, in alto, primi in classifica… Promozione guadagnata dalla porta principale, proprio nell’anno del 50° compleanno del Vighi. Un traguardo che, forse, 50 anni fa nessuno si sarebbe mai sognato, ma che grazie alla passione e al lavoro instancabile abbiamo raggiunto di nuovo, purtroppo nel finale di stagione il nostro storico presidente, Paolo Giuliani ci lascia, ma sono convinto che sapesse già che avremmo centrato il bersaglio e da lassù tiferà sempre per noi.

Le ultime due stagioni della nostra società sono state come un’unica immensa partita giocata a velocità smodata come su un roller coaster impazzito al buio, per adrenalina ed emozioni, con un primo tempo, la stagione 2017-2018, con un nuovo cambio in panchina e l’arrivo di giocatori di alta qualità che si integrano con il “vecchio” gruppo, integrazione che porta un po’ di alti e bassi all’inizio ma che alla fine ci fa battere un nuovo record di classifica, 5° posto in promozione e l’arbitro fischia la fine del primo tempo. L’intervallo porta consiglio ed arrivano altri giocatori di alto profilo e qualità, la squadra è pronta, carica, è una corrazzata e il secondo tempo ci porta dove non avevamo mai pensato di arrivare, primi in classifica… si viaggia a mille all’ora, senza respiro, ma all’ultima curva, ecco l’inaspettato, ecco i misteri del calcio, dopo Vittuone qualcosa si “rompe”, la squadra sembra stanca, qualcuno è cotto, ma siamo ancora davanti, anche se dietro arrivano veloci anche gli inseguitori. Si arranca, si lotta fino all’ultimo, ma quando si sentono i tre fischi (a Robbio, alla finale di Coppa Italia e a quella dei Play off) dell’arbitro, al Vighi non rimane che scendere dalla giostra impazzita e leccarsi le ferite, che sono profonde… Se vediamo la parte positiva, altri due record infranti, secondo posto in campionato, Finale di Coppa Italia e Finale dei Playoff, ma quando arrivi a tanto così dalla storia…

Ma da qui ripartiamo, con una nuova consapevolezza, un nuovo mister, Alessandro Pistone e tanti nuovi giocatori di qualità, pronti a cominciare da dove abbiamo lasciato.

Il 2019 porta tante novità a casa Vighi, una squadra di qualità pronta a fare bene, un nuovo girone da affrontare, quello della zona di Varese, quello più tecnico, quello dove ci sono 13 squadre toste e 3 appena appena meno toste e un nuovo mister pieno di voglia di fare e così ci prepariamo per la nuova avventura. Ma gli dei del calcio hanno deciso diversamente, hanno intrecciato le loro trame in modo ingarbugliato e la stagione comincia con qualche problema, sia fisico (il bomber Maraschio ha un fastidio al polpaccio che non lo lascia in pace) e sia tecnico/tattico.

Partiamo contro il Magenta, dove ci sono tanti ex, sotto 2-0 rimontiamo e rischiamo pure di vincere (gol annullato a Sala x fuorigioco, ma da noi il Var non c’è, per cui ti adegui), poi vinciamo contro Fagnano e Amici dello sport, poi due bambole contro Morazzone e Uboldese e poi avanti così con risultati altalenanti e poca continuità e così, anche se con una classifica buona e nonostante le oltre 200 presenze tra Serie A e Premier League, Pistone non riesce ad entrare in sintonia con la squadra e si dimette. E’ comunque finita l’andata (manca solo la partita contro la corrazzata Gavirate), e la società punta decisa sul mister della Juniores Andrea Martino, che è anche un ex giocatore che a Vighignolo ha vinto un campionato nel 2003 con “una squadra illegale” (come dice giustamente Andrea). Riparte il ritorno, ancora con qualche problemino, ma con una squadra più quadrata (nel frattempo abbiamo perso il bomber Maraschio, ma acquistato il difensore Bisiacchi) e ci avviamo a completare la stagione al meglio delle possibilità fino al 16 febbraio, eh sì, perché da lì in poi subentra l’inimmaginabile, una pandemia mondiale che blocca tutto e tutti, che sta lasciando strascichi ancora oggi e che ci lascia così, frastornati e senza niente da dire e fare, stagione che però, nonostante il lockdown, alla fine ci fa esultare per il pallone d’oro di Promozione al nostro bomber Lolli (che se lo merita tutto, soprattutto per la persona che è).

Purtroppo, oltre al Covid, quello che lascia più sconcertati e un po’ più soli è la scomparsa di Ezio, il grande sergente, sì, quell’Ezio lì, quell’Ezio che ha dato il fischio d’inizio a quella grande avventura che è la nostra scuola calcio, una persona senza uguali per cultura del lavoro e cura dei dettagli. Diciamolo pure, senza Ezio non avremmo una scuola calcio conosciuta e strutturata e ognuno di noi che l’ha conosciuto, oggi sarebbe un po’ più povero, quindi guidaci da ovunque tu sia… capitano, mio capitano.

Una Società in continua crescita con l’ultimo triennio alla guida del Presidente Riccardo Tarquinio, già al lavoro per nuove sfide come il percorso che porterà la Società a diventare Scuola Calcio Elitè su un nuovo CAMPO SINTETICO a partire da settembre 2020. Un grande sforzo della nostra Società per realizzare un grande progetto sportivo a beneficio di tutti.

Oltre alla prima squadra maschile l’U.S. Vighignolo ha anche una squadra promozione femminile e un settore giovanile formato da: Juniores Regionale Under 19, Allievi Under 17, Allievi Under 16, Giovanissimi Regionali Under 15, Giovanissimi Under 14, Esordienti 2008, Esordienti 2009, Pulcini 2010, Pulcini 2011, e la scuola calcio 2012-2013-2014-2015.

Ringraziamo i nostri tifosi per il sostegno che dimostrano sul campo e sui canali social e il sito web, i numeri continuano inesorabilmente a salire e ci danno la forza per fare sempre meglio!

Quindi avanti tutti insieme e FORZA VIGHI